Bottiglie di vita.

febbraio 25, 2008

Mi sveglio.

Sono sul pavimento mentre respiro polvere, decido che è ora di alzarsi, un sapore rancido mi pervade l’ essere quando finalmente riesco ad idratare la bocca e a capire quello che è successo: devo aver esagerato ieri, ma del resto mi succede tutti i venerdì.

Non so cosa fate voi ma io ho sempre creduto nel detto”chiodo scaccia chiodo”, mi ricordo che in questo buco qualcuno aveva pensato bene di limitare lo spazio vitale con un frigo.

Vediamo cosa è rimasto:

pistacchi, ottimi ma perchè sono in frigo? Passiamo avanti, maionese andata a male, verdura, questa è qui per sbaglio e comunque andrà anche lei verso la decomposizione.

Finalmente birra.

TRE bottiglie, apparentemente uguali, eppure no, sono i particolari a rendere le cose uniche, irripetibili.

Una di queste ha l’ etichetta stampata al contrario e sul collo una leggera incrinatura, sentito il mio calore disperdesi tra le molecole di vetro, potrei quasi chiamarla per nome; un tipo in questo stesso salottino, mi ha detto che le cose hanno dei nomi con cui essere chiamate quando si svelano, un pò come le persone quando nascono, ed è questo che ha fatto questa bottiglia: è nata.

Un insieme di eventi in una sommatoria di azioni che nel pensiero presente si manifestano, nessuna altra traccia compie lo stesso percorso rendendoci inequivocabilmente definiti.

Forse il suo costruttore vedendola l’ avrebbe scartata, mi chiedo se sia giusto, il suo percorso me la ha portata, sono felice di poterla tenere in mano, sono felice che sia lei.

Il pensiero di poter tornare indietro mi crea un senso di malinconia, poter scegliere di non creare, selezionare una bottiglia migliore dal principio.

Prendo i pistacchi e con la Mia birra mi siedo sul divano, incomincio a mangiare.

Se non fosse stata creata non avrei mai sofferto, è questo che penso quando un amore muore, per un principio di equivalenza la nuova generata sarebbe legata a qualcunaltro che ora non sa nemmeno che sto amoreggiando con una bottiglia, forse potrei andare così all infinito.

Ora bevo, è la Mia bottiglia, la nostra scelta è un illusione, la strada che la vita compie è libera da ogni limite umanamente imposto, come questo dannato sapore che ho in gola.

9 Risposte to “Bottiglie di vita.”

  1. Arkham said

    Abbiamo sempre facoltà di scelta. Si tratta di una scelta a posteriori, dato che anche se siamo in cima alla scala alimentare, siamo un prodotto, una derivazione, al pari di tutti gli altri esseri viventi e non, su questa terra.

    Il problema non è tanto quello della scelta qui, quanto quello della decisione. Decisione a priori.
    Creazione e generazione razionali.
    Completamente innaturale.(?)
    Inutile mettere in mezzo l’etica, si potrebbe conludere tutto ed il contrario di tutto.

    Pensando a tutto ciò il mio quesito è: tutto quello che fa l’uomo, creatura della natura come tante altre, è naturale o no?
    Perchè quello che produce l’uomo deve essere considerato al di là della natura?
    Forse perchè non si considera più l’uomo come facente parte di essa?
    O perchè quello che crea l’uomo è spesso autodistruttivo ed invece la natura tende a conservare se stessa?

    Mi stappo una birra anche io và.
    Ne rimane solo un’altra, qualcuno dovrà andare a comprarle….

  2. Marco said

    Ti faccio compagnia… l’ultima birra a me.

    Non ho capito un corno… ma ci vedo un senso…
    Stai dicendo che questione di decisione a priori?
    Stai dicendo che l’umo nonostante sia creatura… nonostante noi siamo creature della natura, facciamo cmq cose che risultano autodistruttive?
    Stai dicendo che siamo un prodotto? di cosa? … di una decisione già presa a posteriori?
    QUesta è mia domanda.

  3. stefano said

    ti va di darci una mano? siamo un gruppo di giovani cristiani CATTOLICI (non di partito) che vogliamo metterci insieme per sostenere la svolta dell’Udc al centro con Casini. Che ne dici? Vogliamo creare un coordinamento di blogger e siti in sostegno a peierferdinando.

    Ti va?
    casinipresidente@hotmail.com
    http://casinipresidente.wordpress.com

    Se scarichi il doc in home page del blog vedi che tra i punti principali di questa rivoluzione giovanile c’è il riaffermare i principi della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica!

    Saluti in Cristo
    Giovanni

  4. Arkham said

    Si! Riaffermiamo i principi della chiesa cattolica e mandiamo completamente a puttane questo paese!!!

    Che tristezza…lascio il commento solo per esporlo a pubblico ludibrio.

    Saluti laici.

  5. Marco said

    Hanno scelto la persona adatta a cui chiedere!

    Lo sai, mi viene da pensare ad una cosa: una buona parte della popolazione umana cerca di difendere le proprie credenze, appartenenze, abitudini.
    E poi c’è un’altra parte che cerca di difendere e di portare avanti la propria voglia di non appartenenza a qualcosa, qualcuno.

    C’è chi vuole puntualizzare il fatto di essere un “cristiano CATTOLICO” o un buddista, o un mussulmano, induista, ateo, agnostico. Ma tutti in realtà stiamo credendo in qualcosa… e forse a volte questo ci sfugge.
    Abbiamo bisogno di credere in qualcosa.
    La vita è patos… senza passione non si è niente, nè carne nè pesce.
    Senza passione non saremo umani. Metti tutto insieme: passione, amore, desiderio, intelletto, furbizia, compassione e un pizzico di immaginazione… ed ecco fuori un essere umano con i controcoglioni…

    Io brindo alla razza umana con tutte le sue contraddizioni…
    Se è vero che anche noi siamo figli della Natura vuol dire allora che ancora non ce ne siamo resi conto!

    Ci stiamo col culo di sopra e non riusciamo a vederla…

  6. Arkham said

    Lo dicevo qualche post più sotto, credere in un dio qualsiasi o credere che non esista nessun dio è la stessa cosa.
    L’agnosticismo è l’unica via intellettualmente onesta secondo me e fa parte di quel discorso di trasversalità che facevo.
    Vabbè ma avremo sicuramente modo di riparlarne in seguito, non vorrei andare troppo fuori tema sulla discussione di Sheer.

    Tornando a bomba, diciamo che mi chiedevo perchè la selzione “aritficiale” della specie debba essere considerata appunto per forza non naturale.
    E più in generale appunto perchè quello che fa l’uomo non è da considerarsi naturale.
    Mi piacerebbe sapere che idea ne ha la gente.

    E stasera che ci beviamo? 🙂

  7. Elle said

    Scusa Arkham non ho potuto fare a meno di trattenere una risata leggendo il commento n.3 e seguente tua risposta.
    Secondo me ti hanno trovato perchè hanno impostato come ricerca la parola “trasversale” ed è venuto fuori il tuo blog 😀
    Eh…quando si dice la versatilità della lingua…

  8. Arkham said

    Si ma almeno potevano leggersi il pezzo, avrebbero subito capito che non era aria…
    Ma no, ‘sti cattolici invece sono presi da questa smania compulsiva di diffondere/convertire/evangelizzare/scassareleballe al prossimo e partono a testa bassa pensando che ovunque sia terreno fertile per i loro sermoni.

    Sono venuti a suonare alla porta del mio salottino come un qualsiasi testimone di geova… ahahah
    Non c’è più religione 😛

  9. sheer1984 said

    Volevo toccare la tematica dell’eugenetica, passando per quello che è l amore di se stessi e di ciò che ci rende tali;
    il rapporto con l’altro colui che ci definisce.
    Capisco che era fraintendibile e comunque puo collegarsi con l’aborto.
    Magari se ne poteva parlare da Laici a giovani CATTOLICI CRISTIANI.
    Forse ho esagerato utilizzando la tag bioetica non vorrei che si creasse una fila di religiosi alla porta del salottino,una volta era un posto tranquillo.
    Tutti bevete ma nessuno si è degnato di togliere l’insalata dal frigo non so se avrò il coraggio di riaprirlo.

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